lunedì 7 maggio 2012

natural behaviuor

Un workshop ideato e tenuto da Michele Fanfulli all'interno dello spazio RO@D - Roma At Design all'edizione di Moa Casa Primavera 2012.
Osservazione dei comportamenti e degli stili di vita legati al cibo, studio di un oggetto-natura, ibridazione di lifestyle & food feature: le tre fasi di un percorso che ha portato all'ideazione, creazione manuale ed infine presentazione di nuovi food concept.
I partecipanti? giovani designer interpreti del finger food. 
E come giuria un artista nel campo: lo chef Fabio Campoli.

Nuovi abbinamenti di forme e sapori ma anche nuove interpretazioni di consumo del cibo basate sul contatto diretto con l'alimento. 
Ortaggi che diventano un supporto per la vera pietanza, come il carciofo ripieno di crackers e formaggio Artichoke flower di Sabina Yausheva o la foglia di verza Heartly di Federica Romano che accoglie crema di cavolo rosso e cavolo verde. 
Un nuovo modo di giocare con il cibo il Ring food di Chiara Ricci, un anello da "indossare" con la punta delle dita ed intingere in salsa dolce o salata, o il fantasioso Food skin di Marina Bonanno, una sorta di tatuaggio a base di kiwi e cioccolata da disegnare e poi assaporare sulla propria pelle.
C'è poi chi si butta sul classico come Federica Rubiola con Always without, una delizia a base di cioccolata e crema di banana pericolosa per chi è a dieta; chi gioca con i sapori tradizionali come Francesco Carollo con Foot food, una reinterpretazione del tipico piatto romano a base di fave e pecorino.
O ancora chi sperimenta con la cucina molecolare come Sara Pecchioli, che in Aria di Caffè abbina palline di gelatina all'anice con finocchio e spuma di caffè.

Ed il giudice non ha potuto far altro che dichiarare il pari merito.





speciale giuria: chef Fabio Campoli

 Artichoke flower by Sabina Yausheva

  Ring food by Chiara Ricci

Food skin by Marina Bonanno

 Foot food by Francesco Carollo

 Heartly by Federica Romano

Aria di caffè by Sara Pecchioli

Always without by Federica Rubiola

sabato 5 maggio 2012

lipstick cocktail

Breve ma d'impatto.
Un'esperienza "limited edition" per i più veloci a captare la novità: un lucidalabbra-cocktail. 
Come funziona? un'emozione del tutto personale. Si può passare sulle proprie labbra assaporando il drink.. o coinvolgere qualcuno pensando a più impertinenti applicazioni!
Insomma un gioco che lascia spazio all'immaginazione e trasforma il cibo in un'esperienza interattiva.
Un'idea di Ivana Carmen Mottola, fondatrice di The.sign studio Experience.event&Food.house, con la collaborazione della scuola per barman PlanetOne: RO@D - Roma At Design a Moa Casa si trasforma in uno spazio fuori dal tempo, in un luogo di socializzazione dove un'esperienza multisensoriale cambia la visione della realtà. 
Sarà l'alcool presente nel cocktail od un mix di creatività e pazzia a farci sentire più felici?
Provare per credere.








Moa Casa - 4 maggio 2012


Una piacevole sorpresa quest'anno a Moa Casa: il food design si fa spazio.
Oltre ai consueti stand dedicati all'arredo e al design, spesso noiosi e privi di novità, si propone ai visitatori uno spazio curato dal Circolo dei Buongustai con degustazioni e show cooking.
Una simpatica performance cattura l'attenzione di tutti: lo chef Fabio Campoli interpreta un progetto della designer Chiara Ricci.
Il progetto "food design for happy living" (http://fooddesignforhappyliving.blogspot.it/2012/01/food-design-for-happy-living-passione.html) è un set di piatti in ceramica bianca caratterizzato da particolari incavi che richiamano i tipici pattern della tradizione ceramica di Vietri sul Mare: la mission dello chef era quella di "colorare" i piatti con gli ingredienti, "ridipingerli" per dargli le sembianze di vere e proprie piastrelle. 
Una sfida accettata con piacere e portata a termine con impeccabile maestria, confermando la sua capacità di produrre opere d'arte.
Un'opera d'arte che completa un'altra opera d'arte: la cucina ed il design, due ambiti creativi non più a confronto ma viaggianti nella stessa direzione.








venerdì 27 aprile 2012

Milano 2012

2012, 15° anno del Salone Satellite: il design che verrà.
E quest’anno la tendenza sembra essere quella del food design.
Giovani talenti che espongono opere creative, innovative, frammenti di un futuro che sembra quasi utopia.
Un’utopia che trova riscontro nella realtà attraverso l’immaginazione di un mondo ispirato alla natura e dalla natura. Un set di coltelli prende vita e si libra in aria come uno stormo di uccelli (Birds, Mermeladae studio), mollette che si diramano come alberi per catturare un pezzo di pane (Clipan, Sistudio), bottiglie di vetro che iniziano una nuova avventura con infinite occupazioni (Ciclus, Tati Guimarães), simpatici scarabocchi di un artista invisibile vengono estrusi per decorare le nostre tavole come un’opera d’arte (Scribble, Yoy). Un mondo di idee coinvolgenti, affascinanti, talvolta buffe, che ci fanno viaggiare con la fantasia per poi riportarci con i piedi per terra attraverso pratiche proposte.
Ma il Satellite non è tutto: anche il “fuorisalone” ci offre frammenti di un futuro ormai prossimo.
Tutti sembrano affrettarsi con foga per non farsi cogliere impreparati al suo arrivo. È una corsa contro il tempo, è una gara a chi si spinge più in alto, più avanti, più lontano.
Ciò che conta davvero però è l’esperienza: un brivido che provoca emozioni e suggestioni.
Come l’ambiente stimolante, mutevole, interattivo dell’elegante ed avveniristico locale notturno The Club della Heineken (zona Tortona), che regala ad ogni passo una prospettiva diversa in forme, colori ed interaction design. Come la degustazione di gelati Carpigiani nello spazio di Tom Dixon (MOST), accompagnata dal concorso Designing Gelato ConeEvolution: una parete piena zeppa di schizzi ed idee, che stimola la creatività di tutti i passanti e non solo dei designer. O ancora la mostra Ultrabody (Castello Sforzesco), un’iniziativa coinvolgente che aiuta a riflettere sulla nostra relazione con gli oggetti: una serie di opere, spesso provocatorie, simbolo della continua ricerca umana per assecondare il proprio corpo (Brush ring e Finger biscuit by Paolo Ulian, King plate e Oberon by Pandora Design, ecc).
Una piccola selezione di un vastissimo insieme di ambienti, interazioni, idee, prodotti e metafore che rendono eccitante ed emozionante il contatto con i progetti, con i creativi, con gli altri spettatori: una Milano che espone i germogli di un futuro visibile, per cui vale la pena fermarsi anche un solo giorno a riempirsi gli occhi, la mente ed il cuore.

Birds, Mermeladae studio

Clipan, Sistudio

Ciclus, Tati Guimarães

Scribble, Yoy

Designing Gelato ConeEvolution

mercoledì 25 gennaio 2012

food design for happy living




FOOD DESIGN FOR HAPPY LIVING

Passione per il design ed amore per il proprio territorio
si fondono per dare vita ad un prodotto dedicato a chi sostiene la cultura 
e la tradizione in cucina prediligendone sapori e profumi.
Il set di quattro piatti in ceramica bianca è caratterizzato dalla presenza
di particolari incavi che richiamano i tipici pattern della tradizione ceramica,
in questo caso del territorio campano (Vietri sul mare),
ideati appositamente per accogliere e valorizzare le ricette.
Un set di piatti total white da “colorare” con gli ingredienti:
abbinando quindi ingredienti di ricette tipiche campane si è voluto “ridipingere” 
il piatto e dargli la sembianza di una piastrella tradizionale.



Semplice e genuino, l’antipasto è costituito da due preparazioni a base di mozzarella di bufala servite su salsa di pomodoro: un tipo più fresco della tipica “parmigiana di melanzane” ed una originale versione della “caprese” con un alternarsi di rondelle di mozzarella, pomodoro e gelatina di basilico.



I “paccheri” ripieni di ricotta e carne di bufala: la famosa pasta di semola di grano duro di grandi dimensioni, in questo caso adagiata su una vellutata di piselli e decorata con pomodorini secchi.



Il polpo all’insalata è un piatto leggero e gustoso, condito con olive di Gaeta ed olio, limone, carote e sedano a crudo. In questo caso, è decorato con salsa al nero di seppia e finocchio.



Gli struffoli sono un dolce tipico della cucina napoletana, principalmente del periodo natalizio. Sono delle piccole palline di pasta fritte (realizzate con farina, uova, burro e zucchero) ricoperte di miele caldo e decorate infine con pezzetti di frutta candita o anche confettini colorati.